testo di Ticino Sentieri
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Non trasmette malattie come le zecche, ma non per questo è più amichevole, anzi. Sono sempre più numerosi negli ultimi anni gli escursionisti che hanno fatto la spiacevole conoscenza di un acaro che causa lesioni cutanee e provoca un fortissimo prurito. Si tratta della trombicula, nome scientifico neotrombicula autumnalis, avvistata al momento soprattutto nel Sottoceneri, in particolare sul Monte Generoso e sul Monte Bisbino, ma anche in altre zone del Ticino come nel Locarnese. Si tratta di un ectoparassita di colore rosso e molto piccolo (circa come un granello di sabbia) che vive di preferenza su suoli di origine calcarea e a contatto con la bassa vegetazione come nei bordi dei boschi.
Generalmente sono molto abbondanti da fine estate fino all’autunno (agosto – ottobre), ma si inizia ad osservare la loro presenza già all’alba della primavera in conseguenza di inverni sempre più miti come quello 2022-23. Alcune segnalazioni che ci sono giunte nelle scorse settimane lo confermano.
La trombicula si nutre sulla vegetazione e infatti è solo la sua larva che ha necessità di assumere proteine animali nutrendosi quindi su mammiferi di piccola taglia, uccelli e accidentalmente anche sull’uomo. Non si nutre di sangue, bensì di cellule della pelle che scioglie tramite la saliva. Come spiegato da una circolare del medico cantonale, le secrezioni salivari delle trombicule causano una reazione infiammatoria che può essere anche molto diffusa sul corpo dato che questi acari attaccano in gruppo, causando decine di morsicature.
Gli accorgimenti per proteggersi da spiacevoli sorprese sono un po’ gli stessi che valgono per le zecche. Bisognerebbe evitare di sedersi nei prati o di sostare a ridosso di alberi ed è importante indossare abiti che coprono interamente gli arti. Si consiglia inoltre di proteggersi utilizzando dei comuni repellenti per la pelle che funzionano anche contro zanzare e zecche.